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Ricetta friselle con semola di grano duro e pasta madre

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Le friselle, freselle o fresedde che dir si voglia, sono una specie di pane secco di origine molto antica, si dice addirittura che risalgano all’epoca dei Fenici, quando i mercanti nelle loro traversate usavano bagnarle direttamente nell’acqua salata del mare e le accompagnavano con pesce fresco o cozze. Questo perché ovviamente c’era la necessità di conservare i cibi per lunghi periodi e le friselle duravano anche dei mesi, legate con uno spago fatto passare dentro al piccolo buco centrale e messe dentro ad orci di terracotta.

Le friselle sono fondamentalmente delle ciambelle che durante la cottura vengono tirate fuori e tagliate in 2 parti le quali vengono messe a finir di cuocere o a biscottare in pratica. Per tale operazione si usava (o si usa ancora credo) uno spago.

Sebbene ci siano diatribe varie circa l’origine, la terra a cui si attribuisce la nascita delle friselle è la Puglia e per confezionarle viene e veniva usata la farina di grano duro, come quella che ho usato io.

Dovremmo aprire un capitolo a parte sull’operazione da fare per bagnarle. Infatti esistono appositi contenitori di coccio composti da una parte dove viene fatta “affondare” la frisella per 3 volte, velocemente, in modo da non farla inzuppare troppo e da una parte dove si mette a scolare questa ciambella biscottata.

La mia ricetta delle friselle è con semola di grano duro acquistata ad un antico mulino e macinata a pietra e con pasta madre.

Di solito le freselle sono molto gradite nella stagione estiva servite con pomodorini, basilico e olio, naturalmente extra vergine di oliva, come il Verdone Gentili.

INGREDIENTI

400 gr di farina di semola di grano duro (io “Senatore Cappelli “)

300 gr di acqua

150 gr di lievito madre (rinfrescato ) o 5 gr di lievito di birra a cubetti

10  gr di sale

ESECUZIONE

Ecco i passi per preparare le friselle. Clicca qui

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