La Befana, le origini, tradizioni e carbone

La befana vien di notte… le origini, tradizioni e carbone
Cosa porterà quest’anno la befana? Mettere la calza appesa al focolare nella notte dell’epifania avrebbe un valore propiziatorio e di rinnovamento per l’anno nuovo.
La spiegazione dei doni fatti dalla befana, secondo una leggenda risalente intorno al XII secolo, sarebbe collegata ai Re Magi che non riuscendo a trovare la strada per Betlemme chiesero informazioni ad una vecchietta che sgarbatamente si rifiutò di ascoltarli.
Secondo taccuinistorici la donna pentitasi di tale azione preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, fermandosi ad ogni casa a donare dolciumi ai bambini nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora questa vecchietta nella notte tra il 5 e il 6 gennaio girerebbe per il mondo, facendo regali ai bambini, per farsi perdonare.
PERCHE’ IL CARBONE
Il carbone, antico simbolo rituale dei falò, inzialmente veniva inserito nelle calze o nelle scarpe insieme ai dolci, in ricordo del rinnovamento stagionale. Poi la cultura cattolica trasformò il carbone in simbolo di punizione per i bambini che si erano comportati male durante l’anno.
Nella civiltà contadina le calze della befana (una per ciascun bambino della famiglia), di solito erano appese sotto la cappa, perché la vecchia le trovasse subito.
Molti le agganciavano direttamente alla catena del paiolo, altri a dei chiodi fissi in qualche angolo del focolare. Ma non tutti i bambini usavano appendere le calze per la Befana.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!
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